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Ufficio Stampa

A tutto campo con il Presidente Marcello Montini: intervista al presidente all’avvio della stagione

Presidente, la stagione agonistica per la prima squadra è già iniziata e le giovanili si accingono a disputare le prime partite ufficiali, che stagione si aspetta? Innanzitutto che sia una stagione divertente e di crescita personale per tutti coloro che fanno parte del movimento “orangeneration”, poi dal punto di vista sportivo cercheremo, come sempre, di lottare per la conquista dei campionati regionali o nazionali. La stagione scorsa a livello di percorso, abbiamo ottenuto ottimi risultati, sia come Alcione che come Atletico Alcione, portando 4 squadre alle finali regionali e nazionali di categoria il che ha rappresentato un caso unico a livello Nazionale e reso ancora più unico per avere conseguito le finali regionali nella regione calcisticamente più competitiva del paese. Purtroppo, per nostri errori, sfortuna e meriti degli avversari abbiamo raccolto solo 1 titolo il che rappresenta un magro bottino se si considera che abbiamo portato una squadra imbattuta sino alla finale, ma ci servirà da Lezione.

Domanda: a livello di organigramma sportivo è entrato con il ruolo di DS settore Giovanile il Sig. Riccardo Bellotti, ruolo che era appartenuto ai Responsabili Ciletti e Montesano, ci spiega i motivi di questa scelta? Purtroppo è stata una scelta dolorosa ma anche semplice da operare, in quanto non c’era una condivisione su alcune scelte societarie a livello sportivo e pertanto abbiamo ritenuto opportuno stringerci la mano e intraprendere strade diverse che in futuro potrebbero anche riallacciarsi. Siamo convinti sulla scelta di Riccardo Bellotti e la sua capacità e competenza di aggiungere qualcosa ad un settore giovanile considerato da molti come un modello ma consapevoli che il percorso di miglioramento non ha mai fine. Allo stesso tempo, dobbiamo ringraziare Ciletti e Montesano per il grande lavoro svolto in questi anni e i risultati sportivi ottenuti dal settore giovanile.

La prima squadra ha iniziato il campionato con una vittoria, quale è l’obiettivo per questa stagione? Il mio obiettivo, condiviso con Giulio Gallazzi Pres. Atletico Alcione amico e socio in questa avventura sportiva, è sempre stato chiaro: portare in 3 anni la società nei professionisti. Questo è il terzo anno, avremmo anche ottenuto sul campo e nei conseguenti punteggi in graduatoria, la promozione in serie c nella scorsa stagione, ma poi sono sorti ostacoli a livello burocratico che non voglio nemmeno più commentare e il nostro diritto a disputare il campionato di serie C è stato assegnato ad altri. Ci proveremo quest’anno, guadagnandoci sul campo il diritto sportivo e poi lavoreremo con partner ed istituzioni per poter disputare il campionato all’Arena Civica di Milano, già casa nostra nel primo anno di serie D. Credo sia un onore per la nostra società poter giocare in una cornice storica che non ha uguali a livello mondiale e credo che anche per la città di Milano, qualora riuscissimo a centrare la promozione, poter annoverare 3 squadre professionistiche sia un elemento di prestigio e distintivo, essendo l’unica città italiana ad avere 3 club calcistici professionisti e tra le poche in Europa.

Si è parlato molto dell’introduzione della legge “Spadafora” e la riforma del vincolo, volontariato ed altri interventi contenuti nella legge, cosa ne pensa? Tutto il male possibile. D’altra parte lo stesso ministro Spadafora aveva ammesso di non conoscere per nulla il mondo sportivo ed infatti il risultato è una riforma che è direttamente proporzionale alla conoscenza della materia. Si distruggono i vivai delle società dilettantistiche, si penalizzano le famiglie che oggi sono costrette a pagare di più per avere gli stessi servizi, si disincentiva il volontariato che è un perno del movimento sportivo giovanile e dilettantistico , non ne beneficiano neppure le società professionistiche che a loro volta possono essere predatrici e predate da altre società concorrenti, si annulla ogni percorso di formazione sportiva e la programmazione che una società deve poter fare con gli atleti che gestisce. I soli che trarranno beneficio da questa mostruosità legislativa, sono coloro che nel calcio, sono gli unici che già ci guadagnano: i procuratori. Invece di muovere 1.000 giovani ne muoveranno 10.000, proponendoli in giro per l’Italia, illudendo famiglie e ragazzini di avere la soluzione per farli diventare campioni. Sinceramente spero che qualcuno con una conoscenza più approfondita della materia possa avviare una controriforma che tuteli ragazzi e società di appartenenza e che metta al centro il movimento giovanile dilettantistico che per un calcio sostenibile può e deve essere valorizzato e non demolito.

Per concludere Presidente, un messaggio a tutti i ragazzi “Orangeneration” alla vigilia della partenza dei campionati. Il messaggio che vogliamo dare è sempre lo stesso ed è anche il motivo per cui io e Giulio abbiamo deciso di impegnarci in questa avventura sportiva: cercare di migliorarsi personalmente e di migliorare ciò che è intorno a te, che siano persone o cose. Ci saranno difficoltà, si potrà cadere ma ci rialzeremo, imparando dagli errori e proseguiremo con tenacia in un percorso di miglioramento. In inglese si dice “fall forward”: cadere in avanti, che significa cadere ma rialzarsi in avanti, avendo percorso anche solo 1 metro ma essendo meglio di ciò che eravamo. Buona Stagione a tutti !!! e sempre forza Orange!!!

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